Arcangelo Galante
- 21/05/2020 19:22:00
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Leggendo il testo, mi è venuta in mente un’opera che scrissi tempo addietro, esattamente nell’anno 2016, ove vivevo analoghi momenti di vita interiore. Cosicché, colgo l’occasione di fartela leggere, gentile amica di penna:
Un vero compleanno
Si incontrano questoggi giorno e notte in colore indefinito. (Pigmenti d’amore)
Dall’antico arco del cielo il dardo scoccato ha colpito il cuore. (Sono ore che non sembrano passare)
Stranezza avverto in un’anima che il tempo pare non segnare. (Giunge un suono da lontano)
Odo del mare leco trattenuta nel chiuso palmo della mano. (Aria che rinfresca il viso)
Mi bacia il sapore di ricordi intrappolati in passati compleanni allimprovviso. (Come araba fenice)
Attendo nuovi colori definiti e tratteggiati da un destino ancor più felice. (Sulla cima d’un crepaccio)
Rifiuto per un istante il momento triste che mi risveglia nella realtà ove giaccio. (Quale inaspettata consuetudine)
Come petalo d’un fiore sotto uno scenario scolorito attendo nel giardino dell’inaspettata solitudine. (Oggi è un altro anno)
I colori dellanima si trasformano in rugiada: la raccolgo come dono per un vero compleanno.
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Dedalus
- 20/05/2020 21:23:00
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Un compleanno. Un giorno speciale con fiori e parole: tante! Un preludio ad una "sonata quasi al chiaro di luna", eppure tra le righe leggo tanta tristezza, "ma anche il gioco annienta/mentre promette divertimento e quiete". Non vedo l’intimità di una casa con pareti ricoperte di disegni e quadri sprizzanti gioia, "mi nutro ma non mi sfamo/...alieno un viaggio", solo sintravede qualcosa di umano "distante" racchiuso in una "nicchia" ma pur sempre "in questa assenza ... il trillo/che la desta". Una vita ed il suo narrarsi. Il suo melos nostalgico come un "bacio in volo". Poesia in cui il pathos raggiunge livelli veramente eccezionali.
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